Naturalezza e versatilità sono le doti che più m'incantano nella recitazione cinematografica. Partendo da questa considerazione e volendo circoscrivere alla mia generazione (1950-65) questo menù, per me le attrici mie coetanee che contano nel cinema italiano sono tutte non-dive e cioè Laura Morante, Nicoletta Braschi, Margherita Buy, Cinzia Leone, Licia Maglietta, Marina Massironi e Valeria BruniTedeschi tutte libere di essere bravissime e naturali se non devono dimostrare qualcosa a qualcuno: mi riferisco alla Braschi che è sempre bravissima quando non fa l'icona rarefatta per suo marito Roberto Benigni, e alla Massironi che al cinema dà il meglio senza i compagni di cabaret Aldo, Giovanni e Giacomo. Languore e fascino spontaneo accomuna Morante, Maglietta e Bruni, mentre Braschi e Buy palesano quasi sempre nei loro personaggi timidezza e introversione, e al contrario Leone e Massironi interpretano spesso un'effervescenza accativante.
Invece, di bravi attori della stessa età e non istrioni trovo solo Luca Zingaretti e Toni Servillo: tutti i loro colleghi coetanei sono troppo presi dalla propria bellezza e dalla tensione di dimostrarsi maschi ma forse salverei pure Alessandro Gassmann e Gianmarco Tognazzi, bravi in modo diversissimo dai loro padri famosi ma "troppo belli e giovani". E per me, al di là dei bellissimi film che produce, dirige e recita, non si salva da attore invece Nanni Moretti che come tale non è certo "troppo bello e giovane" bensì troppo "convinto" e poco versatile ma di vero valore.
Filmografia minima per trovarceli quasi tutti: Gli Occhiali d'Oro (1987), Parenti serpenti (1992), Ovosodo (1997), Pane e Tulipani (1999), Tutto l'amore che c'è (2000), La Stanza del Figlio (2001), Mobbing (2003), Il figlio più piccolo (2010), Tutti per uno (2010), La Nostra Vita (2010).
Invece, di bravi attori della stessa età e non istrioni trovo solo Luca Zingaretti e Toni Servillo: tutti i loro colleghi coetanei sono troppo presi dalla propria bellezza e dalla tensione di dimostrarsi maschi ma forse salverei pure Alessandro Gassmann e Gianmarco Tognazzi, bravi in modo diversissimo dai loro padri famosi ma "troppo belli e giovani". E per me, al di là dei bellissimi film che produce, dirige e recita, non si salva da attore invece Nanni Moretti che come tale non è certo "troppo bello e giovane" bensì troppo "convinto" e poco versatile ma di vero valore.
Filmografia minima per trovarceli quasi tutti: Gli Occhiali d'Oro (1987), Parenti serpenti (1992), Ovosodo (1997), Pane e Tulipani (1999), Tutto l'amore che c'è (2000), La Stanza del Figlio (2001), Mobbing (2003), Il figlio più piccolo (2010), Tutti per uno (2010), La Nostra Vita (2010).
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