giovedì 14 giugno 2012

495. Settimana a casa

Lunedì sera quella chicca emotiva e culturale ospitata in tivù dall'Infedele: "O Bella Ciao" interpretata dai Modena City Ramblers, in sintonia col programma e il periodo del terremoto emiliano che continua.
Per il resto, una sonnolenza infinita coniugata a un muro d'incomunicabilità, con un tempo libero da organizzare in una città accaldata e fradicia d'impicci. 
Milano di giugno pare il Cairo a gennaio, ma le chiacchiere in giro mi salvano la testa dalla deflagrazione innescata dalla piena di pensieri senza sfondo. 
La luce accecante del sole anche attraverso i vetri mi fa bruciare gli occhi già irritati. 
Ansia e disagio personali, così legati alla città e a queste congiunture, riescono ad alleggerire il loro peso grazie al ripensiero di momenti belli e condivisi con amici, amiche e amante: di nessuno di loro potrei fare a meno senza soffrire e angosciarmi. 
Il caldo incombe.

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