sabato 12 maggio 2012

476. Barack Obama e i gay da sposare.

L'altro giorno la presa di posizione pubblica e personale di Barack Obama a favore del diritto dei gay di sposarsi appare un tirassegno tempestivissimo contro il ripudio frescofresco dei matrimoni omo5e55uali da parte della Costituzione del NorthCarolina: forse è pure il suo tentativo di stigmatizzare un esempio negativo che potrebbe riverberare in una serie di emulazioni liberticide anche più ampie nelle Costituzioni dei singoli Stati.
In qualche territorio degli U.S.A., veramente, il matrimonio gay già esiste in diverse forme ma nella tribù Suquamish, comunità di circa 1030 persone, la tradizione "inclusiva e non segregativa" aveva portato il Consiglio di 7 membri a votare all'unanimità la rettifica di una già esistente norma costituzionale tribale in materia di matrimoni: ecco 2 persone e non più un maschio e una femmina. E pensare che ci sono paesi come la Finlandia dove oggi predomina talmente la mentalità laica e libertaria che la maggior parte della gente non ci mette nè 2 nè 3 a dissociarsi da chiunque metta in dubbio, per una tradizione dottrinale invece segregativa, l'equiparazione globale dei diritti civili: nelle 2 ore di un dibattito-tivù sui diritti gay dove religiosi luterani espressero contrarietà a tutte le richieste, dai PACS alle adozioni, ci fu reazione da subito da parte degli spettatori, e fino al giorno dopo: in tutto circa 1500 "sbattezzi" via web soprattutto di donne ultratrentenni, contro i soliti 150 al giorno per lo più di diciottenni! Ma in un paese come l'Italia circa un anno fa c'erano state dichiarazioni di politici, famosi soprattutto per le loro teste di ca220, contro la legge antiomofobia: ne parlavano come di una proposta anticostituzionale! 
Considerando il conseguente coagulo intorno a sè di una porzione ben più ampia dell'elettorato gay non sono sicuro però che questa di Obama sia davvero prova di coraggiosa integrità intellettuale, pur con la valenza laica ed egualitaria che lui attribuisce a quel diritto, non contrapposta al rigore delle varie religioni: qui Biden ci cova...! Gli anni della sua equidistanza pusillànime da quel tipo di problematiche mi portano piuttosto a pensare che ora i suoi scrupoli civili si siano coniugati con la necessità di dare un'impronta di svolta all'imminente campagna elettorale con una scelta netta di campo: quello laico!

nota: Joe Biden è il consigliere e vice di Barack Obama

Nessun commento:

Posta un commento