In Studio ha campeggiato il ritratto del monacale e ciellino presidente della Lombardia Formigoni: altra bomba è la notizia che lui, alla faccia di povertà, obbedienza e castità, oggi senza più gl'indumenti destinati alla Charitas di cui si vestivano una ventina d'anni fa anche alcuni miei conoscenti suoi "confratelli", ha tirato fuori più di 1 milione di euro per una casa. Ritrovo tra gli ospiti di Lerner pure Deaglio, simpatico e in sintonia col mio sentire: già in LottaContinua come Lerner e riconosciuti tutti e 2 da Moulopoulos, maturo portavoce di Syriza, sinistra radicale unita del parlamento Greco, che dice d'aver imparato l'italiano in mezzo a L.C., e che sentiamo intervistato in differita da Atene.
Avrei preferito invece non sentire nè vedere Lombardo, Presidente quasi scaduto della giunta regionale siciliana, e buon conoscente di qualche ciellino milanese: faccia e personalità da brividi per lui e Sallusti, giornalista di destra, che arriva fortunatamente tardi!
Altro terremoto con la crisi delle banche europee e lo sfacelo della Grecia che alimenterebbero la paura dei risparmiatori: su questo si pronuncia in collegamento con un ottimismo quasi magico il nostro ministro Barca, unico elemento veramente di sinistra del governo Monti, confrontandosi con Onado della Bocconi proprio su questa crisi che divide anche le sinistre europee. Antipatico lo storico dell’economia, Gianni Toniolo, che paragona questa crisi a quella degli anni trenta nella repubblica di Weimar su cui entra in attrito con l'unica donna ospite Donatella DellaPorta sociologa e germanologa.
La giornata successiva alla trasmissione segna la ripresa del terremoto "vero" in Emilia, avvertito in modo insolito da noi milanesi, con evacuazioni ripetute dai palazzi d'uffici. E stasera, mercoledì, per la prima volta ho sentito ventilare al TG l'ipotesi, non sapevo già in web da una settimana, di una responsabilità umana nell'amplificazione di questo sisma: la preparazione di una cavità naturale a quasi 3000 metri di profondità per farne deposito di gas naturale, progetto pare già promosso dal governo Prodi 5 anni fa e allora bloccato dai Verdi, proprio nel sottosuolo tra Finale Emilia e Mirandola.
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