A riguardo avevo in testa tanto materiale ma confuso e spesso contraddittorio, così mi sono documentato! L'origine di questa Festa risale al 1908, con 20mila operaie tessili di New York in sciopero per 3 mesi per protestare contro le terribili condizioni di lavoro. Un’azienda locale l'8 marzo bloccò i varchi della propria fabbrica impedendo l’uscita alle operaie: 129 di loro, tra cui molte immigrate anche italiane, morirono in un incendio, tutte donne che cercavano semplicemente di migliorare la propria qualità del lavoro. L'8 Marzo, ricordo di quella tragica giornata, commemora ora ogni anno tutte le vessazioni patite per secoli dalle donne e la ripartenza per il riscatto della loro dignità.
A un certo punto l’informazione e il sindacalismo confusero e compendiarono elementi vari: da diversi episodi analoghi con tantissime vittime di ambedue i sessi, veramente accaduti a partire dall’ultimo decennio del 1800, per lustri e lustri ci fu una sola leggenda su quelle màrtiri del lavoro, e questo dà la misura dell’etica arrogantissima e senza pietà del padronato d’allora rispetto a tutti gli operai. In quella leggenda si diceva anche che su quelle macerie ancora fumanti di morte la gente cominciò a rendere omaggio a quelle donne gettandovi rami di mimosa, che fioriva abbondante là intorno, fino a ricoprire l’intera area.
La data di questa “Festa” pare fu decisa a Copenaghen nella Conferenza Internazionale delle Donne Socialiste dell'estate del 1910. Ma dopo qualche anno di ricordi in date diverse per i vari paesi e di interruzione per la Grande Guerra, l’8 marzo 1917 nella Pietroburgo ancora zarista ci fu una gran manifestazione di donne che invocava la fine della guerra che, scarsamente repressa dai cosacchi, aprì la strada a tutta una serie di proteste di massa che portò al crollo dello Zarismo: quel giorno rimane nella Storia come inizio della Prima Rivoluzione Russa. Nel ’21 l’Internazionale Comunista proclamò l’8 marzo “Giornata Internazionale dell’Operaia”.
In Italia: nel ’22 fu tenuta per la prima volta la “Giornata Internazionale della Donna” nella domenica successiva all’8 marzo, che solo nel ’45 si cominciò a celebrare regolarmente. Negli anni ’50 il Governo Scelba represse volantinaggi, distribuzione di mimose e festeggiamenti all’aperto, denunciandoli come turbative dell’ordine pubblico e occupazioni abusive di suolo pubblico. Ma negli anni ’70 il Movimento Femminista nascente s’appropriò di quella celebrazione aggiungendo istanze come la propria volontà di autodeterminazione, la vigilanza per il mantenimento dei diritti acquisiti e l’esclusione della Chiesa dalla gestione della maternità. Nel ’72 vi fu lo storico concentramento dell’8 marzo in Campo dei Fiori, con polizia schierata e Jane Fonda al megàfono.
Nel ’77 l’Onu decise la proclamazione della "Giornata Internazionale per i Diritti della Donna e la Pace” da osservare negli stati membri in un giorno a scelta dei singoli governi nazionali, una data che per conto mio dovrebbe essere anche contro tutti i razzismi, discriminazioni se55uali e odii religiosi, di casta e di classe!
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