Impressioni su un festival. Le gag di Luca e Paolo m'hanno giusto stiracchiato la bocca, ma quelle dei Solitidioti m'hanno catturato col loro umorismo non politicamente corretto. Da notare tra i presentatori Morandi con la sua spontaneità e Belèn e Ivanka per la loro bellezza. Per me è come sempre una rassegna senza vincitori di pochissime canzoni di valore, cioè fuori dai format di Mediaset e Rai e dai canoni sanremesi. Anche se è il Festival della canzone italiana non riesco a giudicare, salvo eccezioni, le canzoni slegate dai loro interpreti. Fuori dalla gara, sempre grandissima "Prisencolinensinainciùsol" di Celentano, e divertente pure la canzone farsesca dei Solitidioti. In gara i miei voti mentali vanno a "La notte" di Arisa, "Respirare" di D'Alessio che la Berté ha reso bella, "Incognitapoesia" di Giordana Angi, "Un Pallone" di Bersani, e l'eccezione per me stavolta è il bellissimo testo della canzone scritta da Davide VanDeSfroos per Irene Fornaciari, "GrandeMistero". Mi fido, non avendo seguito con continuità il Festival, di Fiorella Mannoia, che ha elogiato la canzone di Noemi, e della Pina Deejay che porta in palmo di mano quella di Renga. A causa del sermone di Celentano contro l'ipocrisia della Chiesa, che non era certo un'invettiva, è arrivato Antonio Marano, che a quel punto ha censurato e bollato anche i Solitidioti. E poi non dicano che la Rai non è in mano alla politica e alla Chiesa. Grandi stelle nella serata internazionale: Bregovic è stato capace, assieme a Bersani, di rendere fantastica persino "Romagna mia" di Casadei col suo coro bulgaro-zigano e la sua Orchestra per Matrimoni e Funerali, il vecchio Al Jarreau che ormai assomiglia a Henri Salvador ha tirato fuori una voce capace di fuochi artificiali ed equilibrismi, e Skye dei Morcheeba ha cantato "Grande Grande Grande" col velluto vocale che è la sua classe spontanea. Ma non ricordavo così bella la voce di Josè Feliciano, riascoltata con "Che sarà" e "C'era un ragazzo", e non conoscevo quella ruvidissima di Sergio Dalma divo spagnolo di mezza età fascinosissimo dal sorriso smagliante, impegnata in "Bella Senz'Anima". M'ha dato una grande emozione la foga mitica di Brian May dei Queen con la sua chitarra elettrica, di ritorno dopo 25 anni a Sanremo, ma non voglio dire nulla di più di Patty Smith, inarrivabile e ieratica alle prese con "Impressioni di Settembre" e con "Because the Night"!! Ma poi è arrivata una strepitosa "Tu Nell'Universo" di Bertè affranta e Macy Gray alterata, con D'Alessio nell'ombra, seguita dal bellissimo duello delle 2 versioni di "Torna a Surriento", quella filologica napoletana di Noah alternata a quella punk inglese di Finardi.
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