sabato 26 novembre 2011

389. Sabato con Kaurismäki e la Martini.

Sabato pomeriggio mi son goduto l'ascolto inaspettato di "Vedrai vedrai" scritta da Luigi Tenco, non interpretata ma direi addirittura vissuta con tutti i suoi sensi da Mia Martini, una tra le mie cantanti preferite. La sua versione, che non avevo mai sentito, penso faccia letteralmente un baffo a quella tanto celebrata di Ornella Vanoni. Non c'è nulla da fare, il talento per l'espressione emozionale è stato dato a piene mani alle 2 sorelle Bertè, solo che l'introspezione e l'introversione della sofferenza ha dato una marcia in più a Mimì, che dopo aver subito l'ostracismo superstizioso del pubblico per anni, era pure riuscita a rivivere una seconda carriera arrivando in cima alle valutazioni dei critici. E poi se n'è andata. La commozione m'ha preso, e in serata m'è continuata, accompagnata da tenerezza e divertimento vedendo al cinema "Miracolo a LeHavre" di Aki Kaurismäki, storia intensa dell'amicizia nata tra un lustrascarpe sui 60 e un ragazzino africano approdato in un container a LeHavre invece che in GranBretagna. Il regista finlandese racconta con garbo e umorismo la tragedia dell'immigrazione clandestina in un contesto di solidarietà, amicizia e amore, che si contrappone al razzismo e alla persecuzione ufficiale. I colori, le musiche e tutti quanti gli attori fanno del film un capolavoro di cinema "sociale", assolutamente privo di retorica. E' da vedere senz'altro, come è senz'altro da riascoltare Mia Martini.


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