martedì 13 settembre 2011

348. La cicala e la formica

Della Formica è proverbiale l'operosità, come invece della Cicala lo è l'ozio imprudente. In piena estate, così si racconta, la Cicala canta e ricanta beata, evita la fatica e dà fondo alle offerte spontanee che la natura generosa fa a tutti gli abitanti dei boschi. La Formica operosa invece trascina una gran quantità di briciole dalle fessure della terra dentro alla sua tana. A vuoto la Formica rimprovera per la sua stoltezza la Cicala che di rimando la deride per la sua operosità. Ma poi il maltempo spoglia coi venti terra e piante, e con piogge impetuose impedisce agli animali di uscire dalle tane. Così la stupida Cicala nella sua tana non ha provviste ed è tormentata dalla fame, mentre la Formica può godere di quella gran riserva di briciole e pure del diritto di deridere l'imprevidenza della Cicala.

Alla lettura di questa mia traduzione nuova di pacca, premesso che sarebbe bello alternare l'ozio della Cicala all'operosità della Formica senza tanti effetti nefasti, può venire in mente che, in tante società umane d'oggi, Cicale psicomaniache sono arrivate a governare Formiche scontente, schiavizzandole, deridendole e godendo delle loro riserve con impudenza sfacciata!

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