Contro la manovra di Ferragosto 2011, ora le associazioni “democratiche” e i movimenti devono ripartire e rimobilitarsi perché il governo, l’opposizione e le parti sociali intendono aggirare, pure attraverso svendita espropriativa a entità private, i risultati dei referendum sui beni sociali pubblici e locali, battendosi il kulo della volontà popolare di 27 milioni di voti: governare quel patrimonio collettivo e quei servizi secondo principii ecologici, sostenibili e sociali per l’interesse comune.
L’autocritica a questo punto, da parte dei movimenti da sempre disorganizzati, è irrinunciabile: è gravissimo che tutte le nostre scelte referendarie ad eccezione apparente dell’acqua siano presto calpestate, con la Costituzione e le Leggi italiane, ad opera di quasi Tutto il nostro parlamento di Predatori!!
Allora si prenda esempio dalla giornata antinucleare di novembre, organizzata in rete su un centinaio di località da cui è partito il referendum o dal “Popolo dell’Acqua” che ha trionfato nelle piazze, o dagli eroi “No Tav”, praticamente successori dei partigiani.
La democrazia partecipativa si stava sbriciolando ma grazie alle questioni senza fine sul “Territorio” il Popolo ambientalista, nonviolento e pacifista fa fronte contro il potere economico-politico, ma deve fare ancora un salto di qualità per organizzarsi definitivamente!!
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