sabato 2 luglio 2011

311. Ma quali mani pulite!!

Il socialista Bettino Craxi negli anni '80 consentì all'imprenditore poliedrico S.B. di fare un salto in avanti da gigante nel mondo della radiotelevisione, che da allora in Italia resta un effettivo duopolio: come suo amico e come presidente del consiglio dell'allora governo pentapartito, dai liberali fino ai socialisti. Anni dopo venne alla ribalta, ad opera dei magistrati di Milano, tra cui DiPietro, l'indagine Tangentopoli-ManiPulite sul partito Socialista e il suo giro di corruzione e tangenti, fino a coinvolgere anche gli altri partiti, compresi LegaNord e PartitoComunista. Nel '93 a DiPietro, in seguito a una sua rogatoria internazionale riguardante Craxi, venne minacciato di morte il figlio, e a giugno venne arrestato un dirigente della holding di proprietà di S.B., ormai potentissimo: a quel punto a Montanelli, direttore fondatore del Giornale Nuovo, pure proprietà di S.B., arrivarono istruzioni, però disattese, per sferrare un attacco al pool di Milano, che comunque fu prontamente operato dal Sabato, settimanale di Comunione&Liberazione (Cielle).

L'anno dopo comunque il nostro imprenditore scese in politica a "parlamento quasi azzerato" dalle inchieste e dagli scandali e vinse a mani basse le elezioni: tra i primissimi provvedimenti che fece approvare ci fu, in coincidenza mediatica coll'imperante campionato mondiale di Calcio, il decreto Biondi che a grandi linee istituiva gli arresti solo domiciliari per gli indagati di corruzione. La maggior parte dei Magistrati dell'inchiesta chiesero d'essere assegnati ad altri incarichi e per questo il decreto venne ritirato. Alla fine di luglio venne arrestato il fratello di S.B.: dopo 17 anni abbiamo S.B. ancora al governo, seppur in crisi con la LegaNord, col suo partito pieno di ex-democristiani, ex-socialisti, ex-missini, e una rappresentanza cospicua di ciellini. All'opposizione un polo di centro costituito da ex-DC, ex-radicali, ex-missini, ex-comunisti) e un polo, preponderante, di centrosinistra partecipato da ex-comunisti, radicali, verdi, rifondazione comunista, ex-socialisti e da DiPietro, non più magistrato, con la sua I.d.V.

Dopo tutto 'sto tempo e tutta 'sta persecuzione ingaggiata con quell'arresto del '94 contro "il povero S.B., il paese è allo sfascio e il bravo DiPietro non ce l'ha ancora fatta ma "l'odioso Travaglio", erede di Montanelli, prosegue la propria missione informativa senza pietà nè recitenze! Siamo proprio il paese delle farse, genere di spettacolo che quasi sempre detesto.

2 commenti:

  1. Caro Walter, io amo la farsa, se ben fatta, ma soprattutto se innocua e fatta con ironia; il punto è che la farsa dell'Italia siamo noi stessi italiani che, con tanti elementi per vedere come si comporta la classe politica, l'abbiamo lasciata fare indisturbata... fino ad ora!
    Ti spiace se questo post lo pubblicizzo un po' anche sul mio profilo?
    Intanto lo faccio, poi se non sei contento lo posso sempre cancellare.

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  2. Almeno adesso conosco il tuo nome di battesimo: Walter, come Veltroni.
    Ti dico con franchezza che trovo la tua ricostruzione abbastanza carente e la tua analisi a dir poco faziosa, ma poco male se per faziosità intendiamo appartenere ad una fazione, ad una parte politica.
    Disprezzi Di Pietro! Scherziamo?! Sulla base di che poi?
    Chiami odioso Travaglio! Perché, sulla base di quale analisi. Lo hai letto, hai letto qualche suo libro, lo segui? Allora dimmi: qual è l'orientamento politico di Travaglio?

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