venerdì 6 maggio 2011

269. Sciopero, Scuola e Resistenza! (nota)

A Milano, allo sciopero generale di oggi, contro questa politica economica che non rinnova i contratti a termine e quelli di tante categorie: la commozione, stavolta, m'è arrivata assieme all'ansia con l'ascolto di 2 interventi molto ispirati. C'è stata un'inserviente di mensa che rivendicando l'importanza sociale della sua categoria d'appartenenza ha denunciato l'annosa disgregazione organizzativa dovuta all'esternalizzazione di molti servizi. Dopo di lei un insegnante della Scuola Pubblica che ha inveito contro un governo che rema contro, promuovendo e sovvenzionando le scuole private.
Cosa doveva fare S.B., dopo aver fatto soldi a palate sotto il governo Craxi, per mettersi al sicuro da Tangentòpoli? Un ingresso in politica con un'informazione d'appoggio su più fronti è stato il colpo di genio! E dopo tutti questi anni i risultati occupazionali della politica economica contro cui questo sciopero è stato proclamato sono disastrosi, ma solo secondo l'opposizione fatta da "comunisti invidiosi".
Fatto sta che la promozione pubblicitaria dello stimato imprenditore S.B., non un vero programma, si basava sull'attuazione per questo Paese di un liberismo protezionistico, una contraddizione in termini, e sulla distruzione della sua Giustizia pachidermica ma garantista!! Così l'economia nazionale si sta liberando sempre più dai vincoli garantiti dalla Costituzione, compreso il diritto all'Istruzione Pubblica gratuita, un tempo obbligatoria fino all'età di 14 anni, che consiste anche nell'accesso a borse di studio per i bisognosi meritevoli. Non potendo disattendere esplicitamente le intenzioni dei Padri Costituenti, qualcuno ha gettato in campo lo stratagemma ingegnoso della sovvenzione alle Scuole Private, che la Destra definisce Paritarie: dai concorsi di stato e le specializzazioni per gl'insegnanti pubblici, di qualunque orientamento politico, per un'Istruzione Interclassista e Multiculturale, si passa a foraggiare anche un Sistema Scolastico Classista, fatto d'istituti "di compendio" e d'istituti "di qualità" dove l'insegnamento viene impartito da professori selezionati dal mercato, per esempio precari provenienti dai licenziamenti, che la Destra preferisce chiamare mancati rinnovi.
Le generazioni formate tra gli anni '60 e '80 sono gente cresciuta con insegnanti di destra, sinistra e cattolici, e che ha sviluppato idee e modi vita d'ogni orientamento, ma quello che questo Regime vuole fortemente è forgiare invece un popolo omologato, condizionato dai soldi, dall'esteriorità e dall'estetica.
Ancora e sempre, resistenza!


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