Il 9 marzo, in Egitto, al Cairo, poliziotti dell’esercito e civili hanno attaccato e distrutto in piazza Tahrir l’accampamento di dimostranti pacifici. Di questi, 18 donne sono state arrestate e trascinate in un vicino museo, dove sono state oggetto di violenze e abusi: pestaggi e perquisizioni corporali alla presenza di “spettatori” che le fotografavano. Evidentemente la protesta femminile è un’impudenza da punire ma anche da svergognare, con una furia maschilista che dovrebbe essere deprecata da tutte le voci ufficiali serie, al di là dell’orientamento politico e religioso: àmbiti dove un diritto umano possa essere esercitato da parte di un solo sesso, sessualità, razza, classe o religione vanno stigmatizzati e privati di qualunque autorevolezza interlocutoria e contrattuale. I diritti universali devono continuare ad essere la garanzia ideale irrinunciabile della coesistenza delle diverse nazioni del mondo: la globalizzazione vera e urgentissima su cui bisogna vigilare è proprio quella dei diritti umani!!
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