venerdì 28 gennaio 2011

211. Vogliamo Contratti, non Ricatti (nota)

Praticamente uno sciopero generale, ma concepito dallo stomaco dei metalmeccanici e dal risveglio di un mondo della scuola stuprato: nella manifestazione di Milano la mia solidarietà è stata commossa, sia per l'ascolto di oratori significativi e insoliti, sia per la mia consapevolezza di star lì a combattere simbolicamente e a contestare materialmente precedenti pericolosi per me, per tutti i lavoratori e per la nostra Costituzione, cioè gli accordi per la Fiat di Mirafiori e di Pomigliano. Un evento grandemente partecipato che nell'informazione ha piantato il seme e fatto vibrare l'eco dei bisogni della gente: dignità, diritti, condivisione e i valori della Costituzione Italiana. Non comizi ma appelli: il piglio poco burocratese ma molto operaio di Landini m'ha convinto, ma Gad Lerner, Don Gallo e Cecilia Strada con le loro passioni diverse ma profondamente repubblicane, tutti figli della Resistenza, della Partecipazione degli anni '70 e del Pacifismo Cooperante, m'hanno emozionato alle lacrime. E poi m'hanno scaldato anche 2 incontri, quello casuale e caloroso col vecchio collega in pensione, giovane militante da sempre , e quello, rincorso, con l'amico pure militante dell'area dei cassaintegrati. A distanza di quasi un anno un'altra partecipazione di piazza m'ha tirato dentro, di brutto.

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