martedì 9 novembre 2010

174. Persecuzione moralista e disonestà intellettuale (nota)

A memoria d'uomo tra le peggiori opere missionarie conosciute c'è lo sterminio dei nativi americani e delle loro culture. Chi si sente civilizzatore ha combinato e combina misfatti incredibili per convinta superiorità rispetto a popolazioni pre-storiche, tribali e nomadi. E le religioni sono complici perfette di questa presunzione criminale rispetto a differenti pratiche se55uali, culturali e cultuali.
Ma la religione sempre di più si pone come giustiziera e moralizzatrice: "Dio odia i gay" è quel che alcuni sacerdoti protestanti in Africa hanno cominciato a predicare per inoculare l'odio contro gli omose55uali, e in Uganda dall'anno scorso il consenso popolare religioso ha portato in parlamento emendamenti antigay che introdurrebbero la pena capitale. In Uganda i reati "omose55uali" sono contemplati già da tempo per uomini e donne, e vanno dal comportamento privato e pubblico fino alla circonvenzione di minore fatta passare come propaganda ideologica maligna. Nel contesto di questa campagna, i "preti" in questione arrivano a descrivere, anche in chiesa, le principali attività se55uali praticate dai gay: la coprofagia sistematica reciproca e l'assunzione di droghe per sopportare penetrazioni con braccia o oggetti abnormi. In campo femminile forse invece questi signori si sono autocensurati? Stavolta la notizia riguarda gli Evangelici, ma pure in Uganda anche gli Islamici non ci vanno leggeri.
Comunque tutto quest'ultimo intervento di quel governo è partito dall'evangelismo americano estremista, ma ora gran parte dell'Occidente, a partire dall'America, sta sferrando una controcampagna, minacciando i governanti ugandesi di privarli di finanziamenti importantissimi.
La disonestà intellettuale è una grandissima piaga della nostra civiltà: questo, direi, è assodato.

Nessun commento:

Posta un commento