Sade Adu: ecco il fascino di una voce rigoduta in auto mentre si viaggia nell’uggia autunnale di una domenica pomeriggio da Milano a Pavia. Ancora dopo anni subisco l’incanto di quella voce che alterna note sorde e sonorissime suggestionando chi l’ascolta con ondate e sbandamenti da ubriacatura analcolica. Calda, altera e ipnotica in tutte le canzoni che mi tornano in mente. Una meraviglia.
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