E’ l’inquinamento
politico alimentato da quasi 25 anni di propinamento di statistiche fasulle ad arroventare questo clima: così si amplifica a dismisura la percezione di certi
cambiamenti sociali e si alimenta il bisogno psicologico da parte di tanta
gente di crearsi capri espiatorii.
Così capita che chi
viene visto come protettore delle vittime dell’intolleranza venga preso di mira
e minacciato in modo esaltato.
Ne è esempio
l’emersione recente della diffamazione con minacce perpetrata per posta
elettronica alla fine del 2017 nei confronti della pur controversa Laura Boldrini
di S.E.L., ex-presidente della Camera: “Ti violentassero i negri che fai
entrare in Italia!”.
Questo approccio va ben oltre la molestia, e va
imputato non solo all’autore materiale, ora individuato e indagato, ma pure ai fomentatori di odio che si
servono di percentuali e dati falsificati per avere consenso elettorale in
vista della conquista del pieno potere, legittimata a loro dire, altra bufala,
dal voto di 60 milioni di Italiani!
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