Di questa stagione mi risulta spesso liberatorio e rigenerante salire al
sole dai claustrofobici cunicoli della rete sotterranea urbana.
Precipitazioni
e temperature estreme delle ultime settimane hanno portato un rigoglio
vegetativo visto raramente.
Lo sfolgorio di campi, piante e
colori quest’anno la fa da padrone appena fuori Milano, prima che inizii un’altra
zona cementificata e vetrificata.
Centri commerciali diversificati e villaggi imponenti
tutti fatti di uffici, alberghi e centri-congressi spengono il sussulto “stuporoso”
dell’occhio, che così spegne a sua volta il soggetto in viaggio.
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